IL CAVALLO NELL’ARTE
Il rapporto tra cavallo e uomo è una delle più lunghe storie d’amore, che ha attraversato moltissimi secoli ed è stata rappresentata dalla mano di numerosi artisti. Pensate che le prime tracce di rappresentazioni artistiche di cavalli risalgono a circa 31.000 anni fa! Sconvolgente vero!? Già nelle caverne venivamo rappresentati, seppure in maniera un po’ più goffa o buffa, ma per i nostri antenati erano sempre cavalli.
Nel corso dei secoli la “funzione” dei cavalli è mutata sempre di più. Da allevamento, o allo stato brado nelle distese di prati, al trasporto delle persone con tanto di carrozze, all’essere simbolo di potere per i grandi condottieri o regnanti d’Europa, ad oggi con concorsi, corse, ma anche alla compagnia e semplici passeggiate.
Vorrei portarvi alla scoperta dei cavalli nell’arte e cosi nel loro mondo. Sfatando qualche mito (lo sapete che i cavalli non dormo in piedi, vero?), ma conoscendoli meglio attraverso l’arte e attraverso la loro storia.
Più prendeva piede questo mio progetto del Cavallo nell’arte, più mi rendevo conto di quante volte il cavallo fosse stato raffigurato nei secoli, ma assolutamente poco conosciuto e valorizzato –purtroppo-.
I cavalli, posso essere più o meno alti o bassi, chiari o scuri, in ottima forma fisica o più panzuti, di temperamento calmo o più vivace, di moltissime e diversissime razze. Gli artisti hanno saputo raffigurarli in tutte queste maniere.
Allora andiamo alla scoperta dell’animale nobile per eccellenza.